In Cisgiordania ormai la guerra è ormai una realtà che si tocca con mano, anche se fatica a fare notizia. . Nei giorni che abbiamo viaggiato in questa regione abbiamo visto incursioni dell’esercito nei campi profughi quasi quotidiane. Da Nablus a Tulkarem, ma anche a Ramallah, dove il conflitto sta strangolando l’economia. Dipendenti pubblici che incassano lo stipendio una volta ogni due mesi e lavoratori in servizio in Israele che sono ora senza permesso di lavoro e quindi a casa…a mani vuote.

Il dramma di Gaza si riflette davvero ovunque, nelle foto delle vittime della Striscia … su tantissime vetrine dei negozi.

Proprio di Gaza ho parlato con Ehan Bsaiso. Nato a Gaza nel 78 e studi in Inghilterra è l’uomo che ha creato la biblioteca nazionale palestinese dopo essere stato  portavoce del governo e ministro della cultura dell’esecutivo di Mahmoud Abbas che lo ha poi licenziato per aver condannato l’uccisione dell’attivista Nizar Banat. Lo incontro a Ramallah, mentre scrive seguendo convulsamente – come tutti nei territori occupati palestinesi – le notizie della guerra. La nostra è una lunga conversazione sullo scrivere in tempo di guerra.

Il riassunto della mia intervista, realizzata con Massimiliano Savino, è andata in onda su Inviato Speciale il 20 gennaio 2024.