Azzurra Meringolo Scarfoglio

Cresciuta camminando sotto i portici di Bologna, sin da piccola la passione per la scrittura si è coniugata a quella del viaggio. Dopo anni di studio tra Europa, Sud America e Medio Oriente, mi sono laureata in Relazioni Internazionali, appassionandomi sempre più al mondo arabo. Collaborando come giornalista free lance con quotidiani e riviste italiane dal 2008, dopo aver vissuto a Gerusalemme e aver viaggiato nella regione mediorientale, ho iniziato a svolgere un dottorato di ricerca sull’anti-americanismo egiziano all’Università di Roma 3.
Spostandosi nella regione tra giornalismo e ricerca, nell’estate 2010 sono atterrata al Cairo, dove sono stata testimone degli eventi che hanno portato allo scoppio della rivoluzione del 25 gennaio. Da qui ho iniziato a parlare ai microfoni di radio3mondo e nel 2013 mi hanno arruolato nella squadra dei conduttori. Entrando in contatto con i ragazzi di piazza Tahrir, nel 2011 ho deciso di dedicare a loro il mio primo libro.
Crescendo è stato apprezzato. A un anno dalla sua nascita, abbiamo ricevuto il premio giornalistico Ivan Bonfanti e, nel novembre 2012, il Premio Maria Grazia Cutuli.

Giornalista professionista, ricercatrice presso l’Istituto Affari Internazionali, caporedattrice di Affarinternazionali e coordinatrice scientifica di Arab Media Report, nel 2013 grazie a “I Ragazzi di piazza Tahrir” ci aggiudicano il premio di scrittura Indro Montanelli e il premio Franco Cuomo, sezione saggistica.
Nel 2017 è uscito il mio secondo libro, “Il sogno anti americano. Viaggio nella storia dell’opposizione araba agli Stati Uniti”, sempre edito dalla Clueb, il risultato di un’indagine – accademica e giornalistica – durata quasi un decennio. Nel 2019, mentre l’Egitto è caduto nel dimenticatoio, esce il libro militante, Fuga dall’Egitto. Inchiesta sulla diaspora del dopo golpe ( Infinito edizioni). E’ il racconto dell’Egitto in esilio, attraverso le storie di una quindicina di persone che ho seguito dalla fine del 2013 quando hanno iniziato a soffrire a causa del ritorno della repressione, decidendo alla fine di abbandonare il Paese. E’ un fenomeno che  non viene seguito da vicino, ma il futuro dell’Egitto dipende anche da questa diaspora.

Parlo ai microfoni della redazione esteri del Giornale Radio Rai, insegno Media arabi a Roma 3, coltivo relazioni transatlantiche come membro del German Marshall Fund Leadership Council e con un gruppo di colleghe sono fondatrice della rete italiana di WIIS( Women in International Security), nonché membro.

 

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